Vengono definiti nell’accezione comune “ricostituenti” una vasta gamma di sostanze impiegate nella prevenzione e nel trattamento di problemi legati ad astenia, inappetenza, anemia, stati patologici, convalescenza o utilizzate nella medicina sportiva per migliorare la performance.
L’eccessiva autoprescrizione di tali farmaci porta spesso all’uso improprio di principi chimici che, se ben utilizzati, potrebbero rivelarsi preziosi in numerose situazioni. Anche se una classificazione di tali composti risulta assai complessa, è possibile individuare alcune categorie principali:
VITAMINE: le vitamine sovrintendono a numerose funzioni vitali indispensabili por la sopravvivenza. La loro carenza dà luogo a stati patologici ben definiti (es. scorbuto nella carenza di vitamina C, anemia megaloblastica nella carenza di vitamina b12). Sono comunque utilizzate comunemente nella prevenzione e nel trattamento delle malattie da raffreddamento (Vitamina C), nell’inappetenza in età pediatrica (Vitamina b12), nel trattamento delle dislipidemie (Vitamina E), nelle neuropatie e nelle stomatiti ricorrenti (Vitamina E), nelle neuropatie e nelle stomatiti ricorrenti (Vitamine del complesso B).
POLIVITAMINICI: forniscono una quantità di tutte le principali vitamine pari al fabbisogno giornaliero dell’organismo; sono largamente utilizzati negli stati astienici e nella convalescenza.
SALI MINERALI: un supplemento di Sali minerali (magnesio, potassio) può risultare utile nell’astenia e in condizioni di eccessiva eliminazione (attività sportiva intensa, ipersudorazione).
AMINOACIDI: vengono utilizzati negli stati di affaticamento psico-fisico e come energetici nello svolgimento di attività sportive.
OLIGOELEMENTI: sono utilizzati come antiossidanti (selenio) e nelle fragilità annessiali (rame, zinco).
INTEGRATORI: sono “cocktail” ottenuti da diverse combinazioni delle sopraccitate categorie di sostanze; la loro composizione è assai variabile a seconda delle indicazioni per le quali sono formulati.