Placche in Bocca: le Afte

Furono identificate per la prima volta nel1888 da Von Mikulicz e Kummel,che le descrissero come veri e propi flagelli della bocca.Delle afte,una patologia molta differenziata,che può manifestarsi con intensità e gravità molto diverse si è sempre dibattuto con pareri contrastanti.

 

Le afte “volgari” sono solitamente delle piccole erosioni della mucosa orale,dall’aspetto rotondeggiante.Sono dolorose e hanno dimensioni che vanno da uno a più di dieci millimetri.
Spesso recidivanti nel corso della vita del paziente.

Esse per dovere di citazione si distinguono: in aftosi orale minore e maggiore. La prima forma di manifestazione è la più frequente e colpisce soprattutto l’infanzia e l’adolescenza.Caratterizzata da lesioni del diametro di pochi mm. e in numero variabile,interessa soprattutto il vestibolo della bocca.Il decorso è intenso ma generalmente le ulcerazioni tendono a guarire spontaneamente nell’arco di una decina di giorni.

Laftosi orale maggiore, invece,è una patologia più complessa:interessa circa il 10% dei pazienti da noi trattati per .Le placche raggiungono grandezze sino a 10mm.(ulcere di Sutton),sono in numero variabile e possono colpire qualsiasi zona della bocca.Le erosioni della mucosa persistono anche per un mese e si risolvono con lievi esiti cicatrizzanti.L’infezione può manifestarsi anche in altre parti del corpo.

Nel gruppo delle Aftosi rientrano anche le “afte genitali”,la malattia di Bechet e l’Aftosi bipolare(af.orale e genitale in associazione).Un discorso a parte và fatto per tutte quelle affezioni del cavo orale dall’aspetto simile alle afte,ma la cui origine dipende da malattie ben definite. Le lesioni ad esempio chiamate Aftoidi possono dipendere da varie cause ad esempio:da una carenza di Ac.folico e Vit.B12,nel morbo di Crohn,nella colite ulcerativa,in caso d’intolleranza ai farmaci,nelle immunodeficienze,talvolta nel corso di infiammazioni da herpes virus.

La forma più comune di Afta è quella descritta dagli autori anglossasoni “Ras”,in Italia Stomatite Aftosa Ricorrente,una patologia che si osserva in ambo i sessi e può colpire a tutte le età,ma più frequentemente nei bambini e nei giovani.I sintomi:è quasi sempre preceduta da lievi pizzicori che interessano la regione dove poi compariranno gli elementi ulcerativi in numero variabile da uno a sei.Le Afte iniziano con una piccola lesione rotondeggiante,lievemente edematosa e,successivamente,si trasformano in una piccola vescicola di pochi mm. che poi si rompe rapidamente.Dopo 24-48 ore compare una piccola erosione,di colorito chiaro,dai margini intensamente arrossati.Le Afte possono risolversi talvolta spontaneamente in questa fase(forme abortive) e regredire,ma più frequentemente la loro evoluzione segue lo stadio ulcerativo.In questa fase la lesione è dolente e fastidiosa:il contatto con cibi caldi o piccanti,salati o acidi determina un’intensa sensazione di bruciore,tale da condizionare l’alimentazione del paziente.

Ma quali sono le cause che determinano questa patologia? Le ipotesi nel corso degli anni sono state numerose e controverse,sicuramente nelle forme ricorrenti si è osservata una certa frequenza familiare e la notevole importanza di fattori scatenanti quali:

  • Traumi locali
  • Turbe gastrointestinale
  • La frequente ingestione di determinati alimenti
  • Periodi mestruali
  • Stress spichici

Che precedono o sono in concomitanza con le manifestazioni aftose. I piccoli fenomeni istologici delle lesioni ci portano a considerare: la reattività della mucosa,le alterazioni dei piccoli vasi,il decorso clinico protratto,quindi potremmo orientarci verso l’ipotesi di una vasculite allergica da sensibilizzazione ad antigeni(sostanze capaci di provocare una reazion) di varia natura,alimentari,batterici o virali.Nei casi di afosi ricorrente,infatti,non ci sarà una grande difficoltà di accertamento ma nelle forme episodiche sarà necessario escludere le ulcerazioni determinate da altre cause quali la Mononucleosi,l’Anemia,Stomatiti e Gengiviti,Lupus eritematosus,Rettocolite ulcerosa,Citomegalovirus…

Cure posibili:

La cura dell’Aftosi ricorrente e delle sue recidive è particolarmente difficile,soprattutto quando l’eziologia è di non facile interpretazione.Nei trattamenti locali delle afte volgari sono stati recentemente utilizzati,con buoni risultati,preparati di Aloe vera.Per le manifestazioni da afte minori sono utili la Pentossifillina,la Cimetidina e la vit.c in associazione non tralasciand0o e valutando attentamente caso per caso gli anti-infiammatori convenzionali.

Per le forme maggiori si possono assumer,invece,la Colchicina e la Talidomide sotto attenta osservazione medica in quanto farmaci non scevri da effetti collaterali indesiderati.Naturalmente l’assunzione di vitamine negli stati carenziali così come il trattamento farmacologico delle turbe gastrointestinali e la terapia degli stati ansiosi contribuirà a distanziarne le recidive.
La cura complessiva dell’organismo,insomma, può aiutare ad affrontare il problema specifico.

 

Dott. Bruno Mandatari
Specialista in dermatologia
Ospedale S. Raffaele Milano

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