Il primo soccorso ad un soggetto ustionato è la fase più importante per il futuro decorso delle lesioni e delle eventuali sequele cicatriziali della pelle. Solitamente è sul luogo dell’incidente che siamo costretti ad intervenire subito. In linea generale bisogna sfilare gli indumenti dalla zona interessata, meglio sarebbe tagliarli. Versare dell’acqua fredda sulla parte immediatamente fino al giungere di un pronto soccorso per sottrarre calore, mai il ghiaccio. Non asportare l’eventuale cute ustionata, potrebbe essere utile drenare la vescicola e dopo uno, due giorni, rimuovere delicatamente il tetto di cute necrotica della bolla. Per evitare il dolore ed una eventuale sovrainfezione dovuta ad una rottura spontanea trascurata. Non applicare pomate o medicazioni occlusive ma affidarsi alle cure mediche appena possibile. Le ustioni si differenziano in ustioni di 1° 2° e 3° grado a seconda della profondità.
Possono essere distinte etiologicamente in: ustioni da cause chimiche , da cause fisiche: elettricità e fonti termiche.
Si distinguono anche in superficiali e profonde. L’area cutanea puo presentarsi solamente arrossata o interessata da vere e proprie bolle con essudato, escare e carbonizzazione dei tessuti. Può esserci bruciore e dolore. Le meno intense si risolvono in circa due settimane di cure. Si possono applicare e a seconda dei casi Sulfadiazina argentica (meglio in fase iniziale), Iodopividone, Acido fusidico, Gentamicina, Acido Ialuronico, Collagenasi per citare diverse soluzioni. Chiaramente nei casi gravi o nelle complicanze si ricorre all’ospedalizzazione, a causa della maggiore percentuale di tessuto cutaneo interessato.
Dott. Bruno Mandalari
Specialista Dermatologo
H.S.Raffaele Milano