In dermochirurgia con il termine di “fillers” si indicano tutti quei prodotti che possono in modo rapido ed efficace trattare e ridurre inestetismi quali:
- Rughe
- Asimmetrie
- Solchi
- Lievi depressioni cicatriziali
- Esilita’ delle labbra
Essi si applicano in modo prevalente sulla regione anatomica del volto.
Vi sono allo stato attuale diversi materiali:
- Fillers non permanenti:
- Rughe
- Asimmetrie
- Solchi
- Lievi depressioni cicatriziali
- Esilita’ delle labbra
- Fillers permanenti:
- Silicone fluido
- Acido ialuronico eterologo-idrogel acrilico
- Grasso autologo
- Gel di fibrina
Per citarne alcuni. Pertanto l’affidabilita’ e l’efficacia del trattamento risiede nella scelta giusta del materiale, adeguabile a seconda dell’esigenze, dell’eta’, dell’inestetismo da correggere. Molti fillers in uso sono di natura fluida quindi facilmente iniettabili e modellabili. Le caratteristiche ideali sono e devono essere l’assoluta biocompatibilita’ e la sicura origine biologica, facilita’ d’impiego, rapidita’ risultato, atossicita’, reversibilita’, perfetta interazione col tessuto ospite. La profondita’ del trattamento nel derma e’ strettamente dipendente dalle caratteristiche chimico-fisiche della sostanza utilizzata e dell’inestetismo da correggere. La durata nel tempo e’ anch’essa correlata al tipo di filler usato.
Generalmente i Fillers di derivazione biologica rappresentati da un gel visco-elastico iniettabile (ac. jaluronico) sono riassorbili dopo qualche mese dall’impianto, quelli invece di origine sintetica sono considerati permanenti. La differenza tra i prodotti consiste nella densita’ e nella grandezza delle microparticelle che li compongono. Si possono correggere sia le rughe profonde che superficiali. Importante diventa pero’ la metodica di infiltrazione che deve sempre tener conto dell’esperienza dello specialista che la esegue. La giusta considerazione nella scelta, caso per caso, del Fillers da iniettare. La correzione delle rughe e’ legata al grado di profondita’ ,all’eta’, alla regione anatomica, del paziente. Possono verificarsi degli effetti indesiderati qualche volta ed in un ristretto numero di soggetti.
Essi sono: reazioni allergiche, infiammazione, ecchimosi, migrazione (nel tempo e’ solo per i sintetici) i piu’ comuni.
TOSSINA BOTULINICA
Non si potrebbe annoverarlo tra i Fillers per il suo meccanismo d’azione ma tuttavia interreagisce sensibilmente col dispiegamento della superfice rugosa del volto. I primi studi sulla proteina per scopi terapeutici risalgono al 1970 nel campo dell’oftalmologia negli Stati Uniti, consequentemente di recente negli anni 90 il dermatologo canadese Alastair Carruthers assieme alla moglie oftaolmologa pubblicarono i primi risultati sull’impiego della tossina botulinica nel trattamento delle rughe del volto. Di questo potentissimo veleno prodotto dal Clostridium Botulinum se ne conoscono ben 8 tipi di cui e’ prodotto in commercio il solo sierotipo A.
Il trattamento prevede una serie di microinezioni con una quantita’ predeterminata di tossina nella regione antomica scelta per ridurre la superficie rugosa. Essa produrra’ nei muscoli presenti, inibendo le fibre colinergiche a livello della placca neuromuscolare, una paralisi flaccida. L’azione sulla placca e’ permanente, l’effetto della distensione e’ transitorio (dai 3 ai 5 mesi circa). Nel frapporsi delle varie tecniche anti-invecchiamento ai giorni nostri, sicuramente, l’indicazione alla tossina botulinica e’ cresciuta.
Intanto per la definizione del risultato estremamente apprezzabile da subito, soprattutto nelle rugosita’ della fronte e perioculari non sempre accessibili con altre metodiche. Gli effetti collaterali sistemici e locali sono generalmente transitori ma da tenere in seria considerazione.
EFFETTI COLLATERALI
SISTEMICI:
- Rash cutaneo
- Nausea
- Sintomi parainfluenzali
LOCALI:
- Edema
- Ecchimosi
- Cefalea
- Bruciore
- Iperestesia
Una considerazione a parte meritano gli effetti collaterali che riguardano invece delle specifiche regioni anatomiche.
- Glabella
- Fronte
- Perioculare
- Muscolo platisma
Per la glabella la minaccia e’ la Ptosi palpebrale.
Per la reg. frontale la sopraelevazione laterale (aspetto enigmatico)
Reg. perioculare: diplopia.
Platisma: debolezza del collo.
Possiamo asserire quindi che nel variopinto scenario delle metodologie dermochirurgiche attuali la ragione della scelta deve essere dettata dal principio del buon senso e dalla professionalita’ di chi ci consiglia. Fillers e Tossina botulinica sono applicazioni diverse ma complementari. Una seria ed attenta anamnesi del paziente, la praticità della tecnica d’impianto, una perfetta conoscenza dell’anatomia dei muscoli e dei tessuti che condizionano la mimica del volto sono i requisiti fondamentali per l’utilizzo di tali sotanze.
Dott. Bruno Mandalari
Specialista in Dermatologia
H. San Raffaele Milano